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Tonina Facciani propone un ampio e complesso universo lirico, mosso da un'intensa e rara forza dei sentimenti. Gli orizzonti nei quali si muove si lasciano difficilmente raccogliere in una formula: in primo luogo, la nativa Careste, perduta nel seno della Romagna aerea, ma viva ancora nel cuore di Tonina con la forza della vita e insieme con la forza del mito: è la Careste dell'infanzia, nella quale definimmo una volta per sempre, per chissà quali misteriosi percorsi, quel che per sempre saremo. Ma il mito si lega qui alla storia, all'oggi, come polo del sogno e della perfezione in contrapposizione ad un presente nel quale andiamo perdendo l'essenza più vera della nostra umanità: per questo, mentre nei villaggi dell'oggi fervono le feste, l'anima di Tonina corre al paese del mito, al suo silenzio, alla sua innocenza. Accanto a questi orizzonti, per tutto il libro, vibrano le corde degli affetti, si tratti dei figli o del padre e della madre, presenti in ogni momento nel tessuto dei giorni e dei ricordi, o del tu nel quale si alimenta l'amore: così intenso da rendere questo libro, oltre che la celebrazione del mito, un canzoniere d'amore.